da Tiscali Cagliari | Apr 1, 2022 | Liberalizzazione Mercato Energia Elettrica Cagliari, News
Bolletta dell’Enel – Una delle 5 domande che mi rivolgono più spesso riguardo il contatore e la bolletta dell’Enel è:
- Andrea, spendo troppo di bolletta Enel, ho 6 kw voglio diminuire per risparmiare
Questa è una delle domande che mi rivolgono insieme a:
contatore enel vecchio
2. Andrea ho ancora il contatore dell’Enel a nome di mio padre, morto nel 1997, cosa posso fare per cambiarlo? (la maggior parte dei casi è il padre, ma a volte è morto sia il nonno che il padre e ora è intestato al nipote) Leggi qui cosa puoi fare per cambiare intestazione e quanto ti costa e quali sono i tempi e quali documenti occorrono.
Altra domanda,
3. Andrea, ho ancora il contatore vecchio, quello nero, con la rotellina… che si sente ancora fare zzzzzzzzz mentre gira, mi stanno mandando ancora le fatture con importi in acconti e mai fanno le letture, anche se le comunico. Ho paura del conguaglio. Cosa posso fare???
Leggi qui la risposta e di documenti che servono e cosa devi sapere per eseguire la procedura per farti sostituire il contatore dell’Enel.
4. Andrea, ho il fotovoltaico sul tetto, e il GSE due volte l’anno a dicembre e a giugno mi paga la corrente che produco immettendola nel circuito con lo scambio sul posto, posso cambiare anche io il fornitore dell’Energia Elettrica adesso ho Enel?
Ma ecco la risposta alla prima domanda, ossia, abbassare la potenza del contatore della luce, conviene davvero? Fa risparmiare veramente?
Vediamo assieme la risposta:
- Per diminuire la potenza spendi 50€ iva inclusa una volta
- Risparmi un solo costo della spesa di trasporto quota potenza: 1,69€ x pot impegnata x mese
- 5,07€ al mese con pot 3kw
- 10,14€/mese per pot 6kW
Quindi abbiamo visto che davvero non conviene fare diminuire il contatore anche come riportano tanti altri blog e siti internet, ti basterà una breve ricerca per leggere le stesse risposte che ti sto dando io adesso e qui.
Anche perchè abbiamo visto che non c’è un vero e proprio risparmio sul costo della materia energia ma solo sui costi fissi, e che questo risparmio invece c’era prima che ci fosse la riforma, prima del 2017.
Un’altra domanda che mi fanno spesso è:
5. Andrea cosa cambia e quanto spendo in più tra tariffa residente e tariffa non residente?
Anche qui la risposta è quasi la stessa rispetto alla precedente; il costo della materia energia non cambia.
Cambia invece se hai il contatore gestite per fasce e soprattutto se hai una tariffa gestita a fasce e non una tariffa monoraria che io ti consiglio.
Per queste e per tante altre domande ti consiglio di venire a trovarmi a Cagliari in piazza de esquivel 8,ampio parcheggio di fronte al parco di monte claro, orario dal lunedi al venerdi dalle 10,00 alle 13,00 e dalle 17,00 alle 20,00. Il Sabato visto l’alta affluenza, solo su appuntamento.
Puoi compilare il modulo sotto per essere richiamato o lasciarmi i tuoi contatti
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da Tiscali Cagliari | Feb 8, 2019 | Assistenza, News
Tim: come fare aumenti in bolletta per partita iva
Scatteranno da marzo 2019 per le partite iva che hanno fatto il contratto entro il 31 dicembre 2018 aumenti di circa 30,00 euro al mese più iva, circa 400,00 euro all’anno.
[videoframes src=”https://youtu.be/w4z2bAqDW3g” skin=”10″ headline_text=”TIM: ANCORA AUMENTI” headline_color=”#000000″ headline_size=”22″]Nuovi aumenti per TIM business partita iva di circa 400 euro anno.
Tu cosa devi fare? Nulla se vuoi continuare ad essere spremuto come un limone 🍋, chiamarmi subito 0707737944 per trovare insieme a me una soluzione migliore ad un costo minore, si può, si deve.
Non continuare a buttare i soldi dalla finestra.
Sai quante cose riusciresti a fare con 400,00 euro in più?
AUMENTI TIM cagliari
Ecco come riportato nel sito ufficiale TIM, che voglio subito precisare, gli aumenti o le rimodulazioni, così come si usa dire in gergo, scatteranno solo per la clientela business di Tim, quindi solo per tutte le aziende e società e ditte individuali che però hanno fatto il contratto con la partita iva e non col codice fiscale.
Impatteranno i 3 settori,
- solo fonia
- solo internet
- e TUTTOFIBRA E TIM TUTTO
gli aumenti saranno:
- +10€ al mese su tutte le linee fisse tradizionali
- +10€ al mese su tutte le linee Tuttofibra
- +10% al mese su tutte le adsl e fibre professionali
ecco cosa può fare un cliente TIM Business impattato:
- Passaggio ad un’offerta alternativa tra quelle non soggette ai rincari chiamando il 191, ma chi te lo fa fare? Per avere un altro aumento fra altri tre mesi? Tu fai l’imprenditore e devi dormire sereno la notte, che già problemi ne hai tanti, e non devi dormire con un occhio aperto tutte le notti per controllare che la TIM non ti aumenti, a tua insaputa, ancora una volta, come l’altra volta…. le fatture, i canoni delle fibra, il costo del modem, le penali per il recesso anticipato, ecc. ecc.
- Richiedere il contatto gratuito allo 0707737944 o via mail a info@andreaportoghese.com
- Prenotare una consulenza gratuita presso la Sua Sede allo 0707737944 o via mail a info@andreaportoghese.com
- Richiedere informazioni sulle modalità di recesso/cambio operatore allo 0707737944 o via mail a info@andreaportoghese.com
- Verifica di eventuali penali presenti sul contratto allo 0707737944 o via mail a info@andreaportoghese.com
A partire dal 15 marzo 2019, in un contesto di mercato caratterizzato da un crescente fabbisogno di investimenti per l’innovazione delle piattaforme di rete e tecnologiche, al fine di garantire standard di qualità sempre più adeguati alle mutate esigenze dei Clienti, le condizioni contrattuali di alcune offerte dedicate alla Clientela Business Fisso, verranno modificate come di seguito specificato:
“Contributi e Abbonamenti” – delle offerte fonia di seguito indicate, aumenterà di 10,00 € (Iva esclusa):
- Linea Valore+,
- Linea Valore+ ISDN,
- Linea Valore+ ISDN (GNR),
- Linea Valore+ ISDN (GNR SP),
- Linea Voce+,
- Linea Voce ISDN,
- Linea telefonica affari,
- Linea telefonica entrante,
- Accesso Base Singolo Affari,
- Linea ISDN e ISDN dati base (singolo e multi accesso)
- Tuttofibra (in tecnologia FTTCab/FTTE o FTTH)
- Tim Tutto (in tecnologia FTTCab/FTTE) attivate da Professionisti e Clienti con Partita IVA entro il 31 dicembre 2018, aumenterà di 10,00 €(Iva esclusa).
- offerta Internet Professionale in tecnologia ADSL, HDSL o VDSL, attivata da Professionisti e Clienti con Partita IVA entro il 31 dicembre 2018, aumenterà del 10%. Inoltre, nel caso in cui il Cliente abbia in uso un router fornito in noleggio da TIM, il canone mensile del noleggio – esposto in fattura nella sezione “Contributi e Abbonamenti” – aumenterà anch’esso del 10%.
MODALITA’ PER ESERCITARE IL DIRITTO DI RECESSO AI SENSI DELL’ART. 70, COMMA 4 DEL CODICE DELLE COMUNICAZIONI ELETTRONICHE
Il Cliente che non intenda accettare le suddette variazioni, ai sensi dell’art. 70, comma 4 del Codice delle Comunicazioni Elettroniche, ha il diritto di recedere dal Contratto o dalla singola Offerta, nonché di passare ad altro operatore senza penali né costi di disattivazione, dandone comunicazione entro e non oltre il 14 marzo 2019, tramite una delle seguenti modalità:
- Lettera all’indirizzo postale “Telecom Italia Servizio Clienti Business, Casella postale n. 456 – 00054 Fiumicino Roma”
- Fax al numero gratuito 800.000.191
- PEC all’indirizzo telecomitalia@pec.telecomitalia.it
- Sito web timbusiness.it
- Servizio Clienti 191
A tale comunicazione è necessario allegare una fotocopia del documento d’identità del titolare del contratto specificando nell’oggetto della comunicazione: “Modifica delle condizioni contrattuali”.
Il Cliente dovrà inviare la suddetta comunicazione anche se intende recedere e passare ad altro operatore senza penali né costi di disattivazione, specificando nella stessa che il passaggio ad altro operatore viene effettuato per “Modifica delle condizioni contrattuali”.
Inoltre, nel caso in cui, alla data del 14 marzo 2019, il Cliente abbia in corso pagamenti rateali per l’acquisto di prodotti (es. router, TV, PC, etc.) o rateizzazioni legate al servizio (es. quota di adesione ,etc. ), potrà continuare a pagare le rate fino al termine naturale di scadenza previsto o saldare le rate residue in unica soluzione, specificando tale richiesta nella comunicazione di recesso.
In caso di utilizzo di prodotti (es. router, PC, etc.) forniti in comodato d’uso gratuito o in noleggio, il Cliente è tenuto alla restituzione degli stessi, integri e funzionati, all’indirizzo “Telecom Italia S.p.A. c/o Geodis Logistics Magazzino Reverse A22 Piazzale Giorgio Ambrosoli snc, 27015 Landriano (PV)”. La mancata restituzione dei suddetti prodotti entro il 14 marzo 2019, sarà considerata a tutti gli effetti come esercizio dell’opzione di acquisto degli stessi, nei termini e condizioni specificati nei contratti di comodato uso o noleggio, consultabili su questo sito nella sezione Modulistica.
Volevo solo citare le fonti, per correttezza, che mi hanno ispirato la stesura di questo post, e sono, https://www.brokerperlatelefonia.it/aumento-tariffe-tim-business-2019/ e Sergio Cerutti di timtorino.com
da Tiscali Cagliari | Ott 7, 2014 | Assistenza, Fastweb, Linkem, LycaMobile, Modem, Recensione, Tiscali
Vedi l’infografica in fondo al fogli, puoi anche condividerla
- Ho fatto lo speed test e non mi arrivano i 20 mega, non pago più la bolletta.
- Velocità di download garantita?
- Velocità adsl GARANTITA?
Questo, è un elenco delle cose che mi sento maggiormente ripetere quando ho un cliente di fronte a me che deve acquistare una nuova linea ADSL o cambiare gestore telefonico, o si lamenta del motivo per cui la sua connessione ADSL non è veloce o non raggiunge i 20 mega di velocità di download.
Mi sono stufato!!!!!!!
Ma come vi permettete di dire che nel contratto c’è scritto 20 mega e la vostra connessione non li raggiunge?
A parte il fatto che sfido chiunque di voi a giurare che veramente ha letto tutto il contratto, ma non fatemi ridere per piacere!!!!!
Nel contratto non c’è proprio scritto 20 MEGA di velocità di download GARANTITO, le compagnie telefoniche sono dei colossi e la notte non dormono per cercare di fregarci, e di sicuro nei loro contratti non è scritto che i 20 mega sono GARANTITI, ma per favore!!!! Le compagnie telefoniche non sono stupide, VOI SI!
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Speed Test ADSL |
C’è da precisare subito un fatto molto importante, le connessioni di cui stiamo parlando qui, sono connessioni ADSL di tipo domestico, casalingo, e non professionale, in cui, la “Garanzia” in un certo modo dovrebbe essere data.
Di sicuro le connessioni ADSL che danno una garanzia, non sono quelle da 20.00 euro o 25.00 euro al mese sia domestiche che professionali, perchè le connessioni ADSL, di qualità ci sono, esistono, ma hanno un costo, e si pagano, è un po come voler acquistare un’auto di potente di grossa cilindrata e volerla acquistare ad un prezzo di una utilitaria, è impossibile, a meno che non ci sia l’inghippo.
Le ADSL di qualità, professionali, con banda minima GARANTITA, HANNO un costo minimo di almeno 50.00 euro al mese, come minimo, con BMG (banda minima garantita) di almeno 256kb, fino ad arrivare a 512 kb circa 80.00 euro/mese o anche 1 Mega di BMG, o 2 Mega sempre connessioni ADSL, non in fibra ma analogiche in rame, circa 100.00 / 150.00 euro al mese fino ad arrivare alle SDHSL simmetriche da 8 mega, 16 mega e 26 mega dal costo circa di 1.100 euro, 1.300 euro, 1.800 euro (per la 26 mega, ma stiamo parlando di SHDSL per centinaia di postazioni, anche di call center, con centinaia di chiamate in simultanea)
Un concetto molto importante è la banda minima garantita, espressa in kb fino ad arrivare al megabyte, che nulla ha a che vedere con la velocità del download questa invece espressa ora in mega (a partire dagli 8 mega di Infostrada e Telecom Alice, passando per i 20 mega di Tiscali, fino ad arrivare ai 100 mega della fibra di Fastweb)
Ora vi dico perchè chi dice o chiede che vuole i 20 mega li vuole garantiti.
Vi sognereste mai di andare da un concessionario d’auto, chiunque, qualsiasi marca, e chiedere:
-“Questa auto, che velocità massima raggiunge?”
ed il concessionario vi risponde:
-“Arriva fino a 200 km all’ora”
e voi gli chiedete allora:
-“Ma GARANTITO?”
quello vi guarda e pensa:
“Questo è stupido!!!” anzi, forse pensa proprio che siete degli idioti calzati e vestiti…..
Cosa vi risponderebbe un venditore di autovettura così?
Certo, in determinate condizioni di viaggio, dell’auto, climatiche, in base alla strada, al vento, alla pendenza, al numero dei passeggeri, alla quantità dei bagagli e soprattutto legato AL TRAFFICOOOOOO!!!!!!
Avete capito?????
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Modem TP Link per test velocità |
Un altro concetto molto importante per quanto riguarda la velocità del download, è il modem, è inutile che vogliate ottenere il massimo della velocità se usate il modem che vi ha dato in comodato il vostro gestore, modem economici, dal costo di poche decine di euro, acquistate modem di buona qualità, io prediligo i TP-link, che hanno un ottimo compromesso tra prezzo e qualità, un buon modem si può trovare tra i 50.00/60.00 euro.
Quindi, ricapitolando,
- Fate un speedtest (come potete anche vedere nelle foto, i due risultati, ottenuti a distanza di qualche minuto, restituiscono dei valori differenti, che se anche di poco sono diversi, uno più alto e l’altro più basso)
- adottate un modem di buona qualità
- staccate tutte le prese di casa o dell’ufficio e lasciate collegato solo il modem
- non usate prolunghe ma cavi di buona qualità e corti (al bando la roba cinese da discount)
- rifatte lo speedtest ad orari diversi della giornata
- VIRUS assicuratevi che la lentezza non sia dovuta ad un virus, usate un pc diverso, o il vostro smartpone o tablet.
- Verifica le tue impostazioni TCP/IP (puoi scoprire come si fa in questo post)
da Tiscali Cagliari | Nov 28, 2012 | Senza categoria
COSA È IL CODICE DI MIGRAZIONE? A COSA SERVE?
Il Codice di Migrazione individua la tua linea telefonica e/o la tua linea adsl ed è indispensabile per cambiare il gestore che attualmente ti fornisce il servizio telefonico e/o Adsl, che ciò comporti la perdita del tuo attuale numero di telefono e senza rimanere nemmeno un giorno senza il servizio Adsl.
N.B. Se ancora non disponi del Codice di Migrazione puoi comunque portare a termine la sottoscrizione di un nuovo servizio. Prima della attivazione del servizio ADSL e Telefono da te prescelto, verrai ricontattato da un operatore delle nuova Compagnia Telefonica a cui potrai comunicare il Codice Migrazione che sarà tua cura richiedere nei modi di seguito indicati. L’ utente è a conoscenza che l’operatore telefonico, non assume alcuna responsabilità per ritardi o per la mancata attivazione dei servizi richiesti imputabili o dipendenti dalla pronta e/o non corretta comunicazione del Codice di Migrazione.
In questo altro post avevo descritto di cosa fosse il codice di migrazine dell’ADSL
Verifica formale codice segreto
COME POSSO OTTENERE IL MIO CODICE DI MIGRAZIONE?
Per passare dal tuo attuale operatore telefonico ad uno diverso, devi richiedere il Codice di Migrazione al gestore che attualmente ti fornisce il servizio telefonico e/o Adsl, chiamando il Servizio Clienti ai seguenti numeri.
Recupera il codice di migrazione
Come inserire il Codice di migrazione e/o il Codice segreto
Il Codice di Migrazione/Codice segreto ti consente di attivare il servizio ADSL o telefonia di un altro operatore mantenendo il tuo attuale numero di telefono ed evitando disservizi legati al cambio di operatore.
Alcuni esempi di codici:
Telecom Italia S1S026132376S
Wind – Infostrada WIFU004478380001O
Fastweb FWU0818991025001H
Vodafone RRR05113731872007T
Teletu/Tele2 JJT067230724001N
Istruzioni:
– Puoi reperire i codici nella bolletta o chiamando il Servizio Clienti del tuo attuale operatore.
– Il codice deve essere inserito senza spazi, trattini e con le lettere in maiuscolo.
– Il codice termina quasi sempre con una lettera e non con un numero. Verifica bene nella tua bolletta qual è la lettera finale del tuo codice e inseriscila senza farla precedere da trattini o spazi.
– Continuerai a utilizzare i servizi del tuo attuale operatore fino al giorno della migrazione a l tuo nuovo operatore.
– Per inserire il codice, verifica a quale dei seguenti casi appartieni e segui le istruzioni.
CASO 1 – Il mio attuale servizio ADSL e VOCE viene fornito dallo stesso operatore
a) Se nella bolletta è indicato 1 solo Codice inseriscilo nel primo campo.
Nel campo successivo, se richiesto, devi inserire il numero di telefono.
b) Se nella bolletta sono indicati 2 Codici inseriscili nei campi
c) Se nella bolletta sono indicati più di 2 Codici inserisci i primi 2 codici come indicato al punto b) e successivamente comunica i rimanenti chiamando il all center del tuo nuovo operatore.
CASO 2 – Il mio attuale servizio ADSL e VOCE viene fornito da due operatori diversi
a) Se nella bolletta è indicato 1 solo Codice inseriscilo nel primo campo seguendo le istruzioni del link “Recupera il codice dalla bolletta…”
Nei campi successivi, ove richiesto, inserisci il numero di telefono seguendo le istruzioni del link “Recupera il numero dalla bolletta…”
b) Se nella bolletta sono indicati 2 Codici inseriscili nei campi seguendo le indicazioni dei link “Recupera il codice dalla bolletta…” e “Recupera il numero dalla bolletta…”
c) Se nella bolletta sono indicati più di 2 Codici inserisci i primi 2 codici come indicato al punto b) e successivamente comunica i rimanenti chiamando il call center del tuo nuovo operatore.
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FASTWEB |
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INFOSTRADA |
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VODAFONE |
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TELECOM |
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da Tiscali Cagliari | Set 20, 2012 | Senza categoria
La bolletta for Dummies
Con la bolletta dell’energia elettrica, famiglie e piccoli consumatori serviti in maggior tutela pagano sostanzialmente per le seguenti voci di spesa:
i servizi di vendita, ovvero il prezzo dell’energia; i servizi di rete per il trasporto dell’elettricità dalle centrali nelle abitazioni e la gestione del contatore; le imposte.
L’Autorità ha stabilito che queste voci e le relativa spesa siano indicate con chiarezza nel quadro di riepilogoalla prima pagina della bolletta.
I servizi di vendita
Sono la principale voce di costo della bolletta dell’utente domestico tipo (con consumi annui pari a 2700 kWh e potenza pari a 3 kW) residente e servito in maggior tutela. Comprendono tutti i servizi e le attività svolte dal fornitore per acquistare e rivendere l’energia elettrica ai clienti. Sono suddivisi in tre principali voci di spesa:
- prezzo dell’energia
- prezzo commercializzazione e vendita
- prezzo del dispacciamento
Il prezzo dell’energia corrisponde al costo per l’acquisto dell’energia elettrica, comprensivo delle perdite sulle reti di trasmissione e di distribuzione.
I clienti che dopo il 1° luglio 2007 hanno cambiato fornitore passando al mercato libero, pagano i servizi di vendita in base alla soluzione commerciale scelta. Per coloro che non hanno cambiato fornitore e usufruiscono del servizio di maggior tutela, è l’Autorità a fissare e aggiornare il “prezzo energia” (PE) ogni tre mesi, con una metodologia che tiene conto di quanto speso dall’Acquirente Unico (l’organismo incaricato degli acquisti per i clienti in maggior tutela) per approvvigionarsi sul mercato all’ingrosso, fino al momento dell’aggiornamento trimestrale, e delle stime su quanto prevede di spendere nei mesi successivi.
Il prezzo di commercializzazione e vendita si riferisce alle spese che le società di vendita sostengono per rifornire i loro clienti. Per i clienti serviti in maggior tutela questa voce viene fissata dall’Autorità sulla base dei costi sostenuti mediamente da un operatore delmercato libero
Il prezzo del dispacciamento si riferisce alle attività per il mantenimento in costante equilibrio del sistema elettrico. Il dispacciamento assicura che ad ogni quantitativo di elettricità prelevato dalla rete per soddisfare i consumi, corrisponda un quantitativo uguale immesso dagli impianti produttivi. I clienti in maggior tutela pagano per questo servizio in proporzione ai consumi, secondo un valore aggiornato ogni tre mesi dall’Autorità; nei contratti di mercato libero può essere previsto diversamente.
I servizi di rete
I servizi di rete sono le attività di trasporto dell’energia elettrica sulle reti di trasmissione nazionali, di distribuzione locale e comprendono la gestione del contatore. Per i servizi di rete non si paga un prezzo (come per l’energia) ma una tariffa fissata dall’Autorità sulla base di precisi indicatori, con criteri uniformi su tutto il territorio nazionale, tenendo conto dell’inflazione, degli investimenti realizzati e degli obiettivi di recupero di efficienza.
La differenza fra servizi di vendita e servizi di rete è sostanziale. Infatti, è sui servizi di vendita che si gioca la concorrenza e quindi la possibilità di risparmiare a seconda delle offerte commerciali dei diversi fornitori sul mercato libero. Sui servizi di rete, invece, non c’è concorrenza perché il trasporto e la distribuzione dell’energia avvengono attraverso infrastrutture che non possono essere replicate e che vengono utilizzate da tutti i fornitori per servire tutti i consumatori
All’interno dei servizi di rete, si pagano gli oneri generali di sistema che vengono dettagliati in bolletta in modo puntuale una volta l’anno per ragioni di semplificazione. Servono per pagare oneri introdotti da diverse leggi e decreti ministeriali (tra questi, i più rilevanti sono il decreto legislativo n. 79/99, il decreto del 26 gennaio 2000 del Ministro dell’industria e le leggi n. 83/03 e n. 368/03).
In ordine di incidenza sulla bolletta sono:
- incentivi alle fonti rinnovabili e assimilate (componente A3)
- promozione dell’efficienza energetica (componente UC7)
- oneri per la messa in sicurezza del nucleare e compensazioni territoriali (componenti A2 e MCT).
- regimi tariffari speciali per la società Ferrovie dello Stato (componente A4)
- compensazioni per le imprese elettriche minori (componente UC4)
- sostegno alla ricerca di sistema (componente A5),
- copertura del bonus elettrico (componente As),
Il denaro raccolto per queste componenti viene trasferito alla Cassa conguaglio per il settore elettrico in un apposito Conto di gestione il cui utilizzo e gestione sono disciplinati dall’Autorità.
Fanno eccezione la componente A3, il cui gettito affluisce per circa il 98% direttamente al Gestore dei Servizi Elettrici (GSE) e la componente As (bonus elettrico).
Le imposte
Con la bolletta dell’energia elettrica si pagano: l’imposta nazionale erariale di consumo (accisa) e l’Iimposta sul valore aggiunto(IVA)
- L’accisa si applica alla quantità di energia consumata indipendentemente dal contratto o dal venditore scelto. I clienti domestici con consumi fino a 1800 kWh godono di un’agevolazione per la fornitura nell’abitazione di residenza anagrafica a riduzione di questa imposta.
- L’IVA si applica sul costo totale della bolletta (servizi di vendita+servizi di rete+accise). Attualmente l’IVA per i clienti domestici è pari al 10%; per i clienti con “usi diversi” è pari al 21%.
III Trimestre 2012
Nel III trimestre 2012, la spesa totale per l’energia elettrica di un utente domestico tipo
– famiglia residente con consumi pari a 2700 kWh/anno e potenza pari a 3 kW-
servito in maggior tutela risulta di 516 euro/anno
così ripartiti:
servizi di vendita prezzo dell’energia elettrica ‘consegnata’ al cliente finale |
56,8%della spesa totale |
circa 293euro/anno |
servizi di retetariffe di trasporto, distribuzione e misura dell’energia elettrica |
13.4% della spesa totale |
circa 69euro/anno |
oneri di sistemacosì ripartiti:
- incentivi alle fonti rinnovabili e assimilate (componente A3)
pari al 90,83% degli oneri di sistema, pari a oltre 77 euro anno. Di questi, 67 euro (il 86,8%) sono attribuibili alle fonti rinnovabili e il resto (il 13,2%) alle assimilate.
- oneri per la messa in sicurezza del nucleare e compensazioni territoriali (componente A2 e MCT)
pari a circa il 2,47% degli oneri di sistema, circa 2 euro/anno
- promozione dell’efficienza energetica (componente UC7)
pari al 3,20% degli oneri di sistema, pari a circa 2,7 euro/anno.
- regimi tariffari speciali per la società Ferrovie dello Stato (componente A4)
pari a circa l’1,90% degli oneri di sistema, pari ad una spesa di 1,6 euro/anno
- compensazioni per le imprese elettriche minori (componente UC4)
pari al 1% degli oneri di sistema, pari a 0,85 euro/anno
- sostegno alla ricerca di sistema (componente A5)
pari a circa lo 0,37% degli oneri di sistema, pari a 0,32 euro/anno
- copertura del bonus elettrico (componente As)
a pari allo 0,22% degli oneri di sistema, pari a 0,18 euro/anno
|
16.5% della spesa totale |
circa 85euro/anno |
imposte nazionali |
13,3% della spesa totale |
circa 69euro/anno
|
vedi anche:
Condizioni economiche per i clienti in maggior tutela
Prezzi di riferimento fissati dall’Autorità e applicati ai clienti che scelgono le condizioni regolate (servizio di maggior tutela)
Oneri generali di sistema e ulteriori componenti
Valori delle componenti tariffarie A, UC e MCT
Imposte sull’energia elettrica
Energia: da luglio elettricità + 0,2%, gas +2,6%
comunicato stampa del 28 giugno 2012
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