da Tiscali Cagliari | Nov 3, 2017 | Assistenza, News, Tiscali
Finalmente una ottima notizia per i consumatori e per i clienti Tiscali.
Devi fare una Disdetta Tiscali?
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Innanzi tutto se non lo hai ancora fatto di chiedo di leggere il mio post sulle Disdette Tiscali precedenti a questo rivoluzionario in positivo cambiamento Disdetta Tiscali – Come si fa, dove va spedita.
Poi ti ricordo che ci sono dei costi da sostenere per le disdette, e anche per questo Tiscali, ha ridotto i costi per le Disdette (da 83,00 euro a 70,00 euro) e li trovi qui: http://assistenza.tiscali.it/informazioni/costidisattivazione/
Cosa serve per fare la disdetta?
- modulo compilato e firmato unitamente al
- documento di identità del cliente.
La Procedura vale sia per le persone Fisiche che per le Aziende?
- Si, sia le aziende che hanno stipulato il contratto con partita iva, quindi Società, Onlus, Cooperative.
Tiscali, per ottemperare alle nuove disposizioni in tema di recesso in seguito all’entrata in vigore del Decreto Legge sulla concorrenza (n. 124/2017), tutti gli operatori di telecomunicazioni sono tenuti a garantire ai clienti modalità di comunicazione dei recesso semplici e in linea con quelle utilizzabili al momento della sottoscrizione dei contratti.
Il cliente dovrà quindi poter effettuare la disdetta anche nello stesso negozio dove ha stipulato il contratto, consegnando il modulo apposito firmato dal cliente.
Ecco il modulo che va compilato e firmato da scaricare qui
Se invece cerchi il numero verde per chiamare tiscali ti devo dire che il numero verde è il 130. Ma non è proprio verde verde, perchè è gratis solo se chiami o da rete fissa o da cellulari Tiscali. E stai attento perchè molti dicono che utilizzando un cellulare non tiscali, a volte si possono spendere anche 10,00 euro. Per cui è una buona soluzione farvi una scheda Sim Tiscali, che a parte le ottime Tariffe, che puoi vedere qui, hai l’assistenza gratuita.
Ti ricordo che la Disdetta la richiesta potrà anche essere inviata tramite Posta Elettronica Certificata all’indirizzo cessazionecontratti@legalmail.it , allegando sia il modulo di disdetta sia il documento di identità del cliente, senza bisogno quindi di recarsi al punto vendita dove si è fatto il contratto o se si è fatto tramite call center o online
Ricordiamo inoltre che l’eventuale restituzione del modem se non di proprietà ma in comodato, dovrà essere effettuata dal cliente (a sue spese) tramite spedizione all’indirizzo:
Tiscali Italia S.p.A
C/O filiale magazzino SDA-Cagliari
Via Betti S.n.C
Zona Industriale CASIC Est
09030 Elmas Cagliari
In ultima analisi ti chiedo, “Perchè devi fare la disdetta del Servizio Tiscali?”
Non sei soddisfatto del servizio offerto da Tiscali?
- Cosa non ti ha reso felice?
- Le Bollette?
- La Velocità di Connessione?
- Sai che Tiscali è l’unica compagnia in Italia che ha tenuto la fatturazione a 30 giorni e quindi hai solo 12 fatturazione anno e non 13 fatture anno come tutti gli altri gestori di telefonia come Tim, Vodafone e Wind?
- Sai che se non sei soddisfatto dal Servizio Tiscali puoi fare ricorso al Garante e al Corecom del Tuo comune?
- Se non sai come fare leggi il mio post su come fare Ricorso al Corecom del Tuo Comune allo Sportello Tentativo di Conciliazione, col quale tu gratuitamente puoi far valere tutte le tue ragioni. Per il Corecom Sardenga, clicca qui
- Non Sei Soddisfatto dal Servizio Clienti?
- Hai avuto un guasto che ancora non ti è stato risolto?
- E ti ricordo anche che dal 7 marzo 2017 Tiscali non ha più penali, non ha piu vincoli, non ha più legami e non paghi ne spese di attivazione ne modem. Eì tutto Gratis. Mandami il tuo indirizzo se vuoi una ADSL Tiscali o Una Fibra Tiscali 100 mega o 1.000 mega a seconda della copertura. Ti seguirò io personalmente.
Se hai avuto anche uno solo di questi problemi con Tiscali, che alla fine sono anche i problemi identici di tutti gli altri gestori, ti chiedo di scriverlo qui sotto nei commenti e vedrò se posso essere utile con te.
da Tiscali Cagliari | Set 20, 2012 | Senza categoria
La bolletta for Dummies
Con la bolletta dell’energia elettrica, famiglie e piccoli consumatori serviti in maggior tutela pagano sostanzialmente per le seguenti voci di spesa:
i servizi di vendita, ovvero il prezzo dell’energia; i servizi di rete per il trasporto dell’elettricità dalle centrali nelle abitazioni e la gestione del contatore; le imposte.
L’Autorità ha stabilito che queste voci e le relativa spesa siano indicate con chiarezza nel quadro di riepilogoalla prima pagina della bolletta.
I servizi di vendita
Sono la principale voce di costo della bolletta dell’utente domestico tipo (con consumi annui pari a 2700 kWh e potenza pari a 3 kW) residente e servito in maggior tutela. Comprendono tutti i servizi e le attività svolte dal fornitore per acquistare e rivendere l’energia elettrica ai clienti. Sono suddivisi in tre principali voci di spesa:
- prezzo dell’energia
- prezzo commercializzazione e vendita
- prezzo del dispacciamento
Il prezzo dell’energia corrisponde al costo per l’acquisto dell’energia elettrica, comprensivo delle perdite sulle reti di trasmissione e di distribuzione.
I clienti che dopo il 1° luglio 2007 hanno cambiato fornitore passando al mercato libero, pagano i servizi di vendita in base alla soluzione commerciale scelta. Per coloro che non hanno cambiato fornitore e usufruiscono del servizio di maggior tutela, è l’Autorità a fissare e aggiornare il “prezzo energia” (PE) ogni tre mesi, con una metodologia che tiene conto di quanto speso dall’Acquirente Unico (l’organismo incaricato degli acquisti per i clienti in maggior tutela) per approvvigionarsi sul mercato all’ingrosso, fino al momento dell’aggiornamento trimestrale, e delle stime su quanto prevede di spendere nei mesi successivi.
Il prezzo di commercializzazione e vendita si riferisce alle spese che le società di vendita sostengono per rifornire i loro clienti. Per i clienti serviti in maggior tutela questa voce viene fissata dall’Autorità sulla base dei costi sostenuti mediamente da un operatore delmercato libero
Il prezzo del dispacciamento si riferisce alle attività per il mantenimento in costante equilibrio del sistema elettrico. Il dispacciamento assicura che ad ogni quantitativo di elettricità prelevato dalla rete per soddisfare i consumi, corrisponda un quantitativo uguale immesso dagli impianti produttivi. I clienti in maggior tutela pagano per questo servizio in proporzione ai consumi, secondo un valore aggiornato ogni tre mesi dall’Autorità; nei contratti di mercato libero può essere previsto diversamente.
I servizi di rete
I servizi di rete sono le attività di trasporto dell’energia elettrica sulle reti di trasmissione nazionali, di distribuzione locale e comprendono la gestione del contatore. Per i servizi di rete non si paga un prezzo (come per l’energia) ma una tariffa fissata dall’Autorità sulla base di precisi indicatori, con criteri uniformi su tutto il territorio nazionale, tenendo conto dell’inflazione, degli investimenti realizzati e degli obiettivi di recupero di efficienza.
La differenza fra servizi di vendita e servizi di rete è sostanziale. Infatti, è sui servizi di vendita che si gioca la concorrenza e quindi la possibilità di risparmiare a seconda delle offerte commerciali dei diversi fornitori sul mercato libero. Sui servizi di rete, invece, non c’è concorrenza perché il trasporto e la distribuzione dell’energia avvengono attraverso infrastrutture che non possono essere replicate e che vengono utilizzate da tutti i fornitori per servire tutti i consumatori
All’interno dei servizi di rete, si pagano gli oneri generali di sistema che vengono dettagliati in bolletta in modo puntuale una volta l’anno per ragioni di semplificazione. Servono per pagare oneri introdotti da diverse leggi e decreti ministeriali (tra questi, i più rilevanti sono il decreto legislativo n. 79/99, il decreto del 26 gennaio 2000 del Ministro dell’industria e le leggi n. 83/03 e n. 368/03).
In ordine di incidenza sulla bolletta sono:
- incentivi alle fonti rinnovabili e assimilate (componente A3)
- promozione dell’efficienza energetica (componente UC7)
- oneri per la messa in sicurezza del nucleare e compensazioni territoriali (componenti A2 e MCT).
- regimi tariffari speciali per la società Ferrovie dello Stato (componente A4)
- compensazioni per le imprese elettriche minori (componente UC4)
- sostegno alla ricerca di sistema (componente A5),
- copertura del bonus elettrico (componente As),
Il denaro raccolto per queste componenti viene trasferito alla Cassa conguaglio per il settore elettrico in un apposito Conto di gestione il cui utilizzo e gestione sono disciplinati dall’Autorità.
Fanno eccezione la componente A3, il cui gettito affluisce per circa il 98% direttamente al Gestore dei Servizi Elettrici (GSE) e la componente As (bonus elettrico).
Le imposte
Con la bolletta dell’energia elettrica si pagano: l’imposta nazionale erariale di consumo (accisa) e l’Iimposta sul valore aggiunto(IVA)
- L’accisa si applica alla quantità di energia consumata indipendentemente dal contratto o dal venditore scelto. I clienti domestici con consumi fino a 1800 kWh godono di un’agevolazione per la fornitura nell’abitazione di residenza anagrafica a riduzione di questa imposta.
- L’IVA si applica sul costo totale della bolletta (servizi di vendita+servizi di rete+accise). Attualmente l’IVA per i clienti domestici è pari al 10%; per i clienti con “usi diversi” è pari al 21%.
III Trimestre 2012
Nel III trimestre 2012, la spesa totale per l’energia elettrica di un utente domestico tipo
– famiglia residente con consumi pari a 2700 kWh/anno e potenza pari a 3 kW-
servito in maggior tutela risulta di 516 euro/anno
così ripartiti:
servizi di vendita prezzo dell’energia elettrica ‘consegnata’ al cliente finale |
56,8%della spesa totale |
circa 293euro/anno |
servizi di retetariffe di trasporto, distribuzione e misura dell’energia elettrica |
13.4% della spesa totale |
circa 69euro/anno |
oneri di sistemacosì ripartiti:
- incentivi alle fonti rinnovabili e assimilate (componente A3)
pari al 90,83% degli oneri di sistema, pari a oltre 77 euro anno. Di questi, 67 euro (il 86,8%) sono attribuibili alle fonti rinnovabili e il resto (il 13,2%) alle assimilate.
- oneri per la messa in sicurezza del nucleare e compensazioni territoriali (componente A2 e MCT)
pari a circa il 2,47% degli oneri di sistema, circa 2 euro/anno
- promozione dell’efficienza energetica (componente UC7)
pari al 3,20% degli oneri di sistema, pari a circa 2,7 euro/anno.
- regimi tariffari speciali per la società Ferrovie dello Stato (componente A4)
pari a circa l’1,90% degli oneri di sistema, pari ad una spesa di 1,6 euro/anno
- compensazioni per le imprese elettriche minori (componente UC4)
pari al 1% degli oneri di sistema, pari a 0,85 euro/anno
- sostegno alla ricerca di sistema (componente A5)
pari a circa lo 0,37% degli oneri di sistema, pari a 0,32 euro/anno
- copertura del bonus elettrico (componente As)
a pari allo 0,22% degli oneri di sistema, pari a 0,18 euro/anno
|
16.5% della spesa totale |
circa 85euro/anno |
imposte nazionali |
13,3% della spesa totale |
circa 69euro/anno
|
vedi anche:
Condizioni economiche per i clienti in maggior tutela
Prezzi di riferimento fissati dall’Autorità e applicati ai clienti che scelgono le condizioni regolate (servizio di maggior tutela)
Oneri generali di sistema e ulteriori componenti
Valori delle componenti tariffarie A, UC e MCT
Imposte sull’energia elettrica
Energia: da luglio elettricità + 0,2%, gas +2,6%
comunicato stampa del 28 giugno 2012
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